Passione Italiana
 Die Leidenschaft für süditalienische Lebensart

Sicilia in ITALIANO

Per il prossimo anno, nella Settimana Santa (durante le vacanze di Pasqua), è in programma un viaggio davvero unico nel suo genere!

Il giorno di partenza dipende dalle date dei voli della Ryanair, la compagnia aerea con la quale prevedo di partire, dato che è l'unica a proporre dei voli diretti da Norimberga a Palermo. Comunque la data verrà comunicata non appena la Ryanair le mette online!

Il programma è davvero speciale perchè vedrete una Sicilia diversa dal solito. Innanzitutto il viaggio si svolge nell'hinterlnad siciliano, nella provincia di Enna e dintorni, alla ricerca di Castelli e Fortezze unici, costruiti su rocce come il Castello di Mussomeli o addirittura nella roccia come il Castello di Sperlinga.

Una delle mete spettacolari sarà Il Teatro di Andromeda che dall'alto domina la natura circostante e sprigiona la sua energia positiva. Non mancheranno le visite a delle chiese particolari e la partecipazione a una delle processioni delle festività della Santa Pasqua che si distingue dalle altre per essere "unica": Lu Signuri di li Fasci a Pietraperzia.

Queste sono solo alcune delle mete del prossimo viaggio Sicilia in ITALIANO... Se sei interessato prenota adesso il tuo posto! Non appena il numero minimo di partecipanti (15) sarà raggiunto, riceverai una mail e potrai confermare la tua partecipazione al viaggio!

-- PRENOTAZIONE --

Il castello di Mussomeli

Il Castello Manfredonico Chiaramontano è considerato uno dei castelli più belli della Sicilia e vale sicuramente la fatica della lunga e ripida salita! Dall'alto della roccia domina l'intera vallata sottostante e da lì lo sguardo si perde nel bellissimo entroterra della Sicilia.

Il Castello di Sperlinga

Il castello di Sperlinga è un castello medievale costruito sulla rocca che domina la cittadina di Sperlinga in provincia di Enna, scavato nella roccia arenaria, ricavato da un unico monolite sopra grotte che risalgono a 4.000 anni fa.

Il Teatro di Andromeda

Il Teatro di Andromeda in Sicilia è un’opera d’arte da togliere il fiato. Nell’entroterra di Agrigento, mille metri sopra il paesino di Santo Stefano Quisquina, c’è un luogo magico sospeso tra terra e cielo. Da lì sopra, nelle giornate più limpide, l’occhio può arrivare fino all’isola di Pantelleria. In questo luogo, 30 anni fa, un pastore di nome Lorenzo Reina posò la prima pietra di un’opera architettonica che sembra un disegno divino.

Lu Signuri di li Fasci

La processione di "Lu Signuri di li fasci" è una delle più belle, suggestive e antiche manifestazioni che si svolgono in Sicilia durante la settimana santa. Organizzata dalla Confraternita Maria SS. del Soccorso e degli agonizzanti di Pietraperzia in provincia di Enna.

"..non è facile descrivere a coloro che non vi hanno mai partecipato, i momenti più importanti, i sentimenti, le emozioni che si vivono durante la processione".

Giuseppe Maddalena
Governatore della confraternita


PROGRAMMA
Lunedi 14 aprile 2025
Partenza (con la Ryanair) da Norimberga alle ____ (l'orario del volo verrà comunicato non appena viene reso noto dalla compagnia aerea) ed arrivo a Palermo alle ____ (l'orario del volo verrà comunicato non appena viene reso noto dalla compagnia aerea).
Dall’aeroporto di Palermo partenza con il “bus privato” alla volta del nostro albergo, che si trova immerso nell'entroterra siciliano, dove si prevede di arrivare nel primo pomeriggio. Sistemazione nelle camere e cena in Hotel.


Martedì 15 aprile 2025
La Sicilia è terra di castelli che voglio accompagnarvi a conoscere attraverso la storia e le leggende che, spesso, camminano insieme, l’una accanto all’altra. Per questo cominciamo la nostra visita con uno dei castelli più belli e affascinanti di tutta l'isola, per non dire dell'Italia intera: il Castello di Mussumeli (noto anche come castello manfredonico), costruito tra il 1364 e il 1367 su una rupe, a due chilometri ad est di Mussomeli (provincia di Caltanissetta), ad un'altezza di circa 778 metri.
Appare piuttosto certo che ad iniziare l’opera sia stato Manfredi III Chiaramonte, discendente di Carlo Magno, venuto in Sicilia con i Normanni dopo aver ottenuto la Signoria di Castronovo e Mussomeli. Manfredi fece costruire il castello forse in parte sulle rovine di un castello arabo, forse distruggendone e cancellandone ogni forma di vita anteriore.
Il nostro viaggio ci porta adesso a Sutera, dove faremo anche la nostra pausa pranzo gustando dei deliziosi antipasti e primi siciliani. Il paese, ormai di mille e cinquecento abitanti, si erge attorno alla rupe gessosa, conosciuta con il nome di Monte San Paolino, come a rappresentare un collier di pietre antiche. A Sutera è la leggenda che ha dato identità al paese. Persino i ragazzi, oggi, raccontano della fondazione della città ad opera di Dedalo, l’architetto ateniese fuggito dal labirinto di Creta ed ospitato dal sovrano Kocalo.
Il giro del paese non può che finire con la salita sul monte Paolino per ammirare dal santuario (costruito su un antico castello bizantino) l'indescrivibile panorama sull’Etna e le Madonie, i monti Sicani e il mare d’Agrigento. Una volta su, a più di 800 metri d’altezza, potrete anche suonare il vecchio campanile!
Adesso è arrivato il momento di riscendere, prendere l'autobus e tornare al nostro albergo. Segue cena e pernottamento.

Mercoledì 16 aprile 2025
Il programma di oggi ci porta nell'entroterra agrigentino per poter ammirare, vicino a Santo Stefano di Quisquina, uno dei teatri piú affascianti al mondo: Il Teatro di Andromeda.
Una volta arrivati, vi sembrerà di aver viaggiato nel tempo. Unico e fuori dal mondo, poetico e ricco di fascino: questo sorprendente teatro è stato costruito in trent’anni a circa mille metri d’altezza da un pastore del posto, che ponendo una pietra dopo l’altra è riuscito a dare vita a quello che è una via di mezzo fra un teatro e un’opera d’arte a cielo aperto. L’ingresso del teatro, inoltre, è abbellito da sculture in pietra che si confondono con il paesaggio naturale, regalando un’aura di mistero a tutta la zona circostante.
Il palco si affaccia su una vallata, e dai suoi spalti (108 cubi di pietra sapientemente posizionati di fronte al palco, in omaggio alla costellazione di Andromeda) si può ammirare rapiti uno dei panorami più incantevoli di tutta l’isola. Una vera e propria gioia per gli occhi, un’opera d’arte che vi lascerà a bocca aperta!
Nel pomeriggio visiteremo l'Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina posto a 986 metri sul livello del mare. La struttura, che accoglie i visitatori in uno spiazzo occupato da un’imponente croce lignea e un simulacro della Santa, è stata costruita nelle vicinanze della grotta in cui si rifugiò per gran parte della sua vita, Santa Rosalia, la vergine palermitana diventata Patrona della città.
Si dice che la storia ebbe origine quando la giovane Santa, decise di fuggire dagli sfarzi della mondana vita di città; e, in cerca di solitudine e pace giunse qui, nel 1150, dove visse fino al 1162. È una scelta ben precisa, visto che la Serra Quisquina apparteneva a suo padre e lei sapeva bene quanto fosse fitta e, quindi, adatta a nasconderla.
Dopo la visita dell'Eremo, che comprende, oltre alla grotta vera e propria, la chiesa, la cripta e gli ambienti conventuali costituiti dalle celle, dal refettorio e dalla cucina, riprendiamo l'autobus e ritorniamo in albergo. Segue cena e pernottamento.



Giovedì 17 aprile 2025
La prima meta di questa mattina è il borgo di Cefalà Diana, che prende il nome dalla corformazione della rupe che la sovrasta e dove ancora oggi si eleva la torre merlata dell'antico castello. La rupe, infatti, in greco era denominata Khefalè, ossia testa.
La nostra visita comincia proprio dal rudere del Castello di Cefalà Diana, che sorge nei pressi della vecchia Magna via Panormi, la strada che una volta collegava Agrigento alla capitale dell’isola.  Della costruzione originaria, oggi si può ammirare solamente uno dei due vani porta d’accesso al castello e, nel punto più alto, la torre maestra, una costruzione su tre livelli con una terrazza coronata da merli ghibellini. Ma il vero motivo per cui si va a Cefalà Diana non è il Castello bensì un altro: un edificio a pianta rettangolare, meticolosamente conservato e cintato da muri in pietra con una fascia in tufo che racchiude, forse più corretto dire “nasconde”, le terme. Si tratta probabilmente del più antico esempio in Europa di costruzione destinata allo sfruttamento delle acque a scopo curativo. Le tracce di scrittura in caratteri arabi, hanno fatto ipotizzare che la costruzione risalisse all’età islamica; ecco perché i bagni di Cefalà Diana sono da tutti citati come terme arabe. Purtroppo sono solo da vedere e non ci si può immergere. Ma ne vale davvero la pena!
Nel pomeriggio visiteremo il Bosco della Ficuzza. Si tratta di una riserva naturale, meno conosciuta rispetto ai Nebrodi e alle Madonie, ma di grande valore. Infatti, data la natura rocciosa di questo ambiente, non vi era possibile praticare l’agricoltura e di conseguenza questo luogo è rimasto intatto negli anni. Non è dunque un caso se qui sono presenti l’80% delle specie animali dell’intera Sicilia!
Come prima tappa visiteremo la Real Casina di caccia (1803), immersa nel verde, con davanti un enorme prato all’inglese e dietro un fitto bosco. Si tratta di un palazzo reale imponente, fatto costruire alla fine del settecento da Re Ferdinando IV di Sicilia, per poterci passare le vacanze estive ed andare a caccia nel bosco. Assieme alla palazzina vennero costruiti anche i fabbricati minori e la piazza centrale. All’interno potremo visitare alcune sale, anche se sono purtroppo spoglie, a causa dei furti avvenuti durante le guerre. La camera da letto del re, invece, conserva ancora degli antichi dipinti che raffigurano delle scene di caccia. Inoltre è stato allestito il museo naturalistico del bosco della Ficuzza, che custodisce anche degli animali imbalsamati.
Con una breve passeggiata, che ci permette comunque di vedere 2 tra le più belle attrazioni del parco - il trono del Re scavato nella roccia, chiamato il Pulpito del Re e il punto panoramico – si conclude la nostra escursione di oggi. Segue il rientro in albergo, la cena ed il pernottamento.


Venerdì 18 aprile 2025
Stamattina, dopo il ckeck-out, lasciamo il Casale Margherita per dirigerci verso il centro dell'isola. La nostra prima tappa è Calascibetta, dove non visiteremo monumenti ma allieteremo il nostro palato con una degustazione del formaggio Piacentinu Ennese DOP (che piace in dialetto locale), che viene prodotto solo in nove comuni della provincia di Enna.
Diversi sono gli aneddoti legati alla sua produzione. La leggenda vuole che Ruggero I, conte di Altavilla, già nell’XI secolo curasse la depressione della moglie Adelasia invitando i casari del luogo ad aggiungere un pizzico di zafferano alla preparazione del pecorino, spezie già nota nell’antichità per le sue qualità antidepressive ed energizzanti.
È un formaggio unico nel suo genere: è infatti aromatizzato con zafferano – che conferisce alla pasta il caratterisco colore giallo intenso  – e pepe nero in grani – posto in ammollo in acqua calda la sera precedente la produzione. Dopo una maturazione di circa 60 giorni, ha un odore delicato e un sapore aromatico e dolciastro dovuto alla presenza dello zafferano.
Di fronte a Calascibetta si trova Enna, l'ombelico del mondo greco, che con i suoi 931 metri d’altezza è il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Il suo nome deriva da Henna, nome che le diedero i sicani nel VII secolo a.C.
La nostra visita comincia dalle rovine del Castello di Lombardia. Le origini sono probabilmente arabe anche se poi venne modificato dai normanni, dagli svevi e dagli aragonesi. Dal castello si accede anche alla torre Pisana, alta ben 1200 metri, dalla quale si può ammirare un bellissimo panorama sulla città, le Madonie, i Nebrodi, i Monti Erei e l’Etna.
Nelle immediate vicinanze del castello si trova la rocca di Cerere. Questo luogo, dedicato a Demetra in epoca greca e poi a Cerere in epoca romana, una volta si estendeva ben oltre la rocca, arrivando fino al castello Lombardia. Infatti anche Cicerone descrive questi luoghi e racconta di due statue colossali (una dedicata a Cerere e una a Triptolemo). Sulla rocca di Cerere infatti sono ancora oggi visibili due grandi intagli nella roccia, nei quali ai tempi di Cicerone dovevano trovarsi le 2 statue. Infine, tra le cose da vedere ad Enna rientra anche la bella
torre sveva. L’edificio, che è a tre piani, si eleva per 24 metri e si trova, con un margine d’errore di appena un centinaio di metri, al centro della Sicilia. Le origini di questa torre, così come il suo scopo, sono ancora oggi un mistero.
Adesso è arrivato il momento di andare a Pietraperzia e fare il check-in nel secondo albergo, l'Hotel -------. Dopo esserci riposati un pò c'incontriamo per andare tutti insieme a vedere la processione de Lu Signuri di li Fasci, una delle più belle, suggestive e antiche manifestazioni che si svolgono in Sicilia durante la Settimana Santa.
La devozione al Crocifisso è strettamente legata alla chiesa di Maria SS. del Soccorso, dove ha la propria sede la Confraternita omonima. Alle ore 15.00 (l’ora nona dei vangeli), in una chiesa piena di fedeli, i Confrati prelevano il Crocifisso miracoloso dalla cappella e lo espongonono alla venerazione dei fedeli. Alle ore 18.00 i Confrati iniziano il montaggio del fercolo, portando fuori dalla chiesa la Croce che viene immediatamente montata nella vara e posizionata nel preciso posto in cui avverrà l’alzata. Più tardi, dopo essersi accertato che le fasce siano state sistemate in modo equilibrato e che ognuno sia al posto giusto, il Confrate batte tre colpi sulla “vara” e la Croce è posta in posizione verticale: la processione può iniziare!
A questo punto siete liberi di seguire la processione fino a quando volete voi. Il gruppo si rincontra il giorno dopo a colazione.